Donatella Di Pietrantonio - Meine Mutter ist ein Fluss
Roman
Kunstmann Verlag
Übersetzt von Maja Pflug
ISBN 978-3-88897-817-3
16,95 Euro
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»Meine Mutter ist ein Fluss. Ein Fluss waren ihre dunklen, feinen Haare, die zu beiden Seiten ihr Gesicht umströmten, wellige Kaskaden über der Brust, wenn sie sie abends kämmte, nach all der Arbeit.«
Eine Tochter betrachtet ihre Mutter. Sie droht ihr zu entgleiten, denn das Alter frisst an ihren Erinnerungen, verändert ihre Persönlichkeit.
Wie sie wiederfinden, wie Frieden schließen mit den alten Verletzungen, dem Mangel an Worten, der ungestillten Sehnsucht nach Nähe und Zärtlichkeit?
Geschichten sind eine Brücke. Und so beginnt die erwachsene Tochter, die ein ganz anderes Leben führt, der Mutter deren eigene Geschichte zu erzählen: die einer armer Bauernfamilie in den Abruzzen, in der die Männer als Wanderarbeiter in die Fremde gingen, während die Frauen die kargen Felder bestellten, für das Überleben sorgten.
In der die harte Arbeit keinen Platz für Gefühle ließ, nicht mal für die Liebe zum eigenen Kind.
In einer Sprache von eindringlicher Poesie erzählt Donatella Di Pietrantonio in ihrem mehrfach preisgekrönten Debütroman die bewegende Geschichte einer Versöhnung und entführt uns zugleich in das unbekannte, archaische Italien der Abruzzen.
Donatella Di Pietrantonio wurde in Arsita, einem kleinen Dorf in den Abruzzen, geboren und lebt heute in der Nähe von Pescara. Ihr Debütroman gewann kurz hintereinander mehrere renommierte italienische Literaturpreise.
Presse:
Eines der beeindruckendsten Debüts seit Jahren, ein wildes, kühnes Buch. Ohne jede Sentimentalität schlägt es kraftvoll Saiten in uns an.« La Repubblica
"Faszinierende, ungemein präzise, nuancenreiche Prosa, Nähe suchend, Abschied nehmend, zärtlich, geduldig. (...) Toller Text. Ein Debüt. Vielfach prämiert. Prima übersetzt von Maja Pflug. Reich an Erfahrung. Frei erfunden."
Hermann Barth, IN München
leider nur italienische Rezensionen gefunden:
"La scrittura del libro è come un fiume di parole che si susseguono impetuose, che si fermano talvolta a prendere respiro e poi riprendono con foga, tanta è l’urgenza della scrittrice di liberarsi dai sensi di colpa, forse, per non aver amato sua madre prima. Ora, dovendo fare i conti con la malattia e la vecchiaia di lei, i conti diventano ineludibili. Un romanzo che non si vorrebbe finisse, nel quale ci si ritrova e ci si identifica, che sembra toglierci le parole di bocca. Un inizio letterario molto promettente."
http://www.sololibri.net/Mia-madre-e-un-fiume-Donatella-Di.html
Quello che ho chiuso senza finirlo: Viola Di Grado “Settanta acrilico, trenta lana”
"Mentre il tema della malattia mentale è affrontato con lucidità e dolore in “Mia madre è un fiume”, qui il libro inizia presentando due personaggi, madre e figlia, dichiaratamente borderline. Nel primo libro c’è la narrazione di una storia compiuta con voce matura, potente ed uno stile che cattura; qui le pagine risuonano di forzatura e inverosimile senso dell’assurdo. Noioso, poco credibile. Abbandonato senza fatica dopo le prime trenta pagine."
https://unarosaverde.wordpress.com/2011/07/16/tre-libri-donatella-di-pietrantonio-ilaria-bernardini-viola-di-grado/
"La quarantottenne Donatella Di Pietrantonio, dentista a Penne, Pescara, che da quando aveva nove anni scrive racconti, fiabe e poesie, si dimostra autrice di talento e di belle prospettive future con questo racconto che visita un'Italia che non c'è più, ma della quale si sente tanta nostalgia.
Questo esordio stupefacente segna la scoperta di una scrittrice dallo stile poetico e indimenticabile e da una trama vitale che in quasi duecento pagine attraversa la storia corale di un'Italia contadina, ritratta dagli anni di guerra fino ai nostri giorni."
http://cultura.panorama.it/libri/Donatella-Di-Pietrantonio-Mia-madre-e-un-fiume
Lesungsfotos ueber facebook veroeffentlicht: http://it-it.facebook.com/media/set/?set=a.10150212995749339.326676.209170914338
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